Attualità da questa area
Alla ricerca di una costituzione adatta ai nostri tempi
La ricerca di soluzioni adeguate offre la possibilità di chiarire i malintesi e gli errori d'interpretazione attraverso un processo comune.
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Festa del Campus del Goetheanum
Visite guidate, piccoli concerti e spettacoli, workshop in cui prendere attivamente parte, programma per i bambini e rinfresco.
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Giornate di studio e di arte antroposofica
Negli ultimi anni il sacerdote della comunità dei Cristiani Daniel Hafner ha invitato i giovani a conoscere l'antroposofia.
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Convegno e Assemblea dei soci della società antroposofica in Svizzera
Che cosa può significare oggi un nuovo inizio, questa la domanda che ci poniamo. La risposta potrà trasformare la Società Antroposofica in un bacino nel quale si raccolgano e si sviluppino insospettati processi d'avvenire, tra gli impulsi spirituali e le attività umane.
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Una classe di Trento all'International Students' Conference 24
Il resoconto e le impressioni di una studentessa dell'XI classe della Scuola Rudolf Steiner di Trento, dopo aver partecipato dal 10 al 14 aprile all'International Students' Conference 24 a Dornach, il più grande convegno organizzato dalla sezione dei Giovani negli ultimi 5 anni.
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L'incontro delle polarità dipende da noi
Il vivere insieme diventa difficile: così tanto il carattere antisociale dell'individualismo che caratterizza le nostre società prende il sopravvento e ci impedisce di incontrarci. La molteplicità dei punti di vista porta a progetti di vita di tutti i tipi, che spesso si scontrano tra loro.
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I nuovi direttori dell'Archivio Rudolf Steiner
David Marc Hoffmann dirige l'Archivio Rudolf Steiner dal 2012. Il suo pensionamento è previsto per marzo 2025. Dal mese successivo la direzione verrà assunta collegialmente dall'insegnante Waldorf e slavista Dr. Angelilka Schmitt e dall'economista e filosofo Philip Kovce.
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Alla ricerca di una costituzione adatta ai nostri tempi
Lasciar vivere nella comprensione del volere altrui
di Jonathan Keller
La questione costituzionale è di grandissima importanza per un fecondo futuro dell'antroposofia, dei campi di attività antroposofici e della società antroposofica. Se il contenuto spirituale non trova la forma adatta sul piano terreno, esso non può allora pienamente svelare la sua efficacia: « Nessuno versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino spaccherà gli otri, e si perdono vino e otri »1. Nella ricerca della forma adatta, però, la difficoltà consiste nella mancanza di forme giuridiche adeguate per rendere certe situazioni che possono essere comprese spiritualmente. Questo può portare a doversi arrangiare con una combinazione di più forme giuridiche, oppure con una forma priva di basi giuridiche.
Fino alla quarta epoca di cultura è stato giusto e necessario che colui che avesse una cosciente percezione spirituale di sé stesso (l'iniziato) oppure i suoi rappresentanti (il Faraone, il comandante in capo, il re...) lasciassero fluire nella società le conoscenze rivelate non solo attraverso l'insegnamento, ma anche che influissero nella sfera della volontà degli uomini facendo valere la loro autorità, disponendo l'ordinamento sociale e dandogli una certa forma. Allo stesso tempo anche le modalità in cui si otteneva l'iniziazione erano tali che fosse necessario l'intervento del maestro nella volontà dell'allievo.
Con il mistero del Golgotha è arrivato un impulso nuovo nel mondo. In seguito a questo evento l'evoluzione dovrà esser tale che sempre di più l'elemento spirituale verrà trasmesso attraverso lo studio e l'esempio dato nella vita – senza interferire nella volontà degli altri. Nella descrizione del cammino di conoscenza per la nostra quinta epoca di cultura, tale legge del maestro spirituale viene descritta in questo modo: « sorveglia ogni tua azione, ogni tua parola, in modo che per mezzo tuo non si rechi offesa alla libera volontà di alcuno »2.
Nel Credo dell'Antroposofia scritto da Rudolf Steiner « Il singolo e l'universo »3 si parla, in sostanza, del fatto che l'obiettivo dell'essere umano è quello di lasciar guidare il proprio essere e la propria azione sempre più dal contenuto spirituale, dagli ideali, invece che dai bisogni individuali. « Solo quanto trae la propria sostanza dalle idee conterà qualcosa nell'albero della creazione dell'Universo », ovvero, in altre parole: il soggetto (il singolo individuo) deve farsi sempre di più portatore dell'oggetto (il contenuto spirituale universale). Solo nella misura in cui l'essere umano è pronto ad ascoltare il contenuto di saggezza, egli può trovare lo spirito mantenendo contemporaneamente la propria libera volontà e agire così in maniera efficace. Tale sviluppo sarà completo quando, in un lontano futuro, l'elemento soggettivo (i bisogni individuali) si uniranno all'elemento oggettivo. A quel punto, ciascuno sarà iniziato.
Lungo il cammino per ottenere tale stato, tuttavia, abbiamo bisogno di percorrere precisi gradini intermedi legati alla nostra epoca. Uno di questi gradini intermedi può essere per esempio che colui che amministra oggi e risponde di un bene spirituale da una parte si preoccupa che di esso ci si prenda opportunamente cura e non lo si renda estraneo alla propria essenza, dall'altro, tuttavia, egli rinuncia a influire o a determinare le scelte che con esso hanno a che vedere.
Vivere nell'amore per l'azione
Se guardiamo all'evoluzione dell'antroposofia, sebbene Rudolf Steiner dopo l'uscita dalla Società Teosofica avesse dato l'impulso per la fondazione della Società Antroposofica e l'avesse poi consigliata e accompagnata da vicino, tuttavia vediamo come fino al Convegno di Natale non abbia mai assunto in seno ad essa una funzione ufficiale. Egli marcò più volte la differenza tra il movimento antroposofico, di cui era il maestro, e la Società Antroposofica, sforzandosi così, attraverso l'insegnamento, di mettere colui che avesse la responsabilità della Società nelle condizioni di guidarla, senza però intervenire intenzionalmente di persona.
Solo quando vide che l'evoluzione della Società portava ripercussione sempre più negative su tutta l'antroposofia, decise di cambiare la situazione, di fondare nuovamente la società e di prenderne egli stesso la presidenza. In questo modo decise però anche di travalicare il principio per cui un maestro non interviene nella sfera della volontà altrui. Che tale passo non gli fosse riuscito facile e che le conseguenze fossero anche a lui incognite, lo sottolineò in seguito più volte. Descrisse la sua lotta interiore rispetto a questa scelta e per descrivere il proprio sollievo usò l'espressione di « una risposta benevolente » da parte del mondo spirituale.
Che ritenesse necessaria questa 'eccezione alla regola' può anche avere a che fare con il fatto che fosse cosciente che gli sarebbe rimasto ancora poco tempo e che i compiti legati alla costruzione del nuovo Goetheanum e a tutto quanto ancora rimaneva da fare sarebbero stati rimessi nella giusta direzione solo attraverso una modalità di decidere e di agire rapidamente.
Ricerca di una forma adeguata al contenuto
Sul carattere e la forma giuridica della precedente Società Antroposofica, il 12 agosto 1924 Rudolf Steiner disse che essa « era stata amministrata esteriormente, in quanto si eleggevano i funzionari oppure li si designava in vario modo ». Perciò egli non solo assunse su di sé la presidenza della società, che aveva la forma giuridica di un'associazione senza scopo di lucro, ma tentò anche di « mettere di nuovo in piedi » il tutto, e cioè di trovare una nuova forma. In quali punti la società nuovamente fondata durante il Convegno di Natale del 1923/24 si differenziava dalla precedente?
Rudolf Steiner fondò la Società Universale dopo che, nel 1923, aveva promosso la fondazione di società di paese ovunque ci fossero antroposofi e, così facendo, si era reso evidente che abbastanza numerosi fossero coloro ai quali l'esistenza e il perdurare dell'azione dell'antroposofia stesse davvero a cuore. Attraverso tale rinnovata costituzione della Società Antroposofica il movimento antroposofico (il contenuto) e la società antroposofica (portatrice del precedente, elemento formale) vennero fuse l'una nell'altra. E Rudolf Steiner si pose egli stesso alla guida della società e scelse gli uomini che avrebbero formato la presidenza insieme a lui.
Gli statuti di questa nuova Società Antroposofica – che egli designò in seguito col nome di 'principi' – erano tuttavia scritti in modo tale che non potevano avere alcun valore giuridico, e infatti non lo ebbero. Così mancavano indicazioni che regolassero per esempio l'allontanamento dei soci oppure la durata delle cariche, l'elezione o la destituzione della Presidenza. La forma di questi principi era in accordo con il contenuto spirituale, tuttavia non con le forme giuridiche correnti. Così, per esempio, da un punto di vista spirituale, in materia spirituale si diventa una guida non attraverso la scelta della maggioranza, ma invece solo attraverso una vocazione spirituale4 e il riconoscimento generale.
Fino all'inizio della sua malattia nell'autunno 1924, Rudolf Steiner ripeté spesso anche che niente di burocratico, niente di esteriormente amministrativo avrebbe dovuto toccare la Società Antroposofica nuovamente fondata, ma che invece tutto avrebbe dovuto poggiare solo sull'elemento umano di cui prendersi cura all'interno della Società5. Tale Società era dunque una faccenda esclusivamente ideale, non definita giuridicamente, ma che viveva 'solo' attraverso gli uomini che la portavano.
In apparente contraddizione con tali fatti sono le dichiarazioni e gli atti del 29 giugno 1924, quando Rudolf Steiner, in una cerchia ristretta di persone, disse: « In futuro sarà necessario che, in conformità con lo spirito della Società Antroposofica, così come essa esiste oggi, essa funga precisamente quale società senza scopo di lucro opportunamente registrata al registro di commercio, cioè che verso l'esterno sia quell'istituzione cui spetta il compito di rappresentare tutto quanto è qui a Dornach. »6
Tuttavia, invece che adattare gli statuti del Convegno di Natale in questo senso, così che essi diventassero conformi ad una persona giuridica (un'associazione, una società, una cooperativa o una fondazione), Rudolf Steiner operò in un altro senso: venne fatta una modifica negli statuti dell'Associazione del Goetheanum7, la quale era proprietaria del Goetheanum e contava solo pochi soci selezionati che costituivano anche la presidenza: da una parte tale associazione sarebbe dovuta essere parte della Società Antroposofica Universale e, dall'altra, avrebbe dovuto far parte della presidenza di tale associazione anche la presidenza della Società.
In questo modo Rudolf Steiner marcò la differenza tra la Società che rappresentava gli interessi spirituali e la piccola associazione che avrebbe regolato gli aspetti finanziari, economici, giuridici. Una partecipazione democratica alle decisioni da parte dei soci non era prevista né nella società fondata durante il Convegno di Natale né nell'Associazione del Goetheanum.
Così, dal 29 giugno 1924, abbiamo la seguente costituzione organizzata da Rudolf Steiner:
- La Prima classe della Libera Università di Scienza dello Spirito, di cui fu direttore Rudolf Steiner e dopo di lui le personalità da lui scelte, Ita Wegmann e Ludwig Polzer Hoditz. Il compito della Libera Università consiste nel fare ricerca sul mondo spirituale e nel proteggere e prendersi cura delle conoscenze così acquisite. Essa è giustificata solo dal mondo spirituale e per essa valgono solo le leggi spirituali. Essa non ha statuti scritti né alcuna forma giuridica, ma una precisa dirigenza, nella quale si è chiamati dalla dirigenza stessa, la quale decide chi ricevere e chi escludere dalla scuola.
- La Società Antroposofica Universale, con la presidenza scelta dalla direzione della Libera Università. Essa è l'unione di tutti gli uomini ai quali sta a cuore l'Antroposofia e ha come scopo il sostegno della ricerca spirituale, la quale viene portata avanti dal suo "cuore pulsante", l'Università di Scienza dello Spirito. La società è il luogo d'incontro, in cui scambiare esperienze e punti di vista. Essa ha statuti scritti, i quali tuttavia non sono giuridicamente vincolanti (rimangono "principi"). Non esiste la possibilità giuridica di richiedere un voto democratico da parte dei soci. Si diventa soci della società di paese e la presidenza della società universale non fa che apporre una conferma-
- L'Associazione del Goetheanum con il compito di organizzare l'aspetto imprenditoriale-organizzativo e le questioni giuridico-finanziarie, e di rispondere per tutto ciò. Essa ha statuti dichiarati ed è legato alla Società e alla Libera Università in modo da essere in essi descritto come parte della Società. All'epoca ogni membro della presidenza della Società Antroposofica aveva diritto a sedere anche nella presidenza di tale associazione. La presidenza della società, dunque, non può decidere da sola delle questioni giuridico-finanziarie, ma partecipa alle decisioni. Il numero di soci con diritto di voto è limitato ad una ristretta cerchia di persone9.
Solo l'8 febbraio 1925, quando Rudolf Steiner giaceva nel letto di degenza, la presidenza di allora, assente Rudolf Steiner, rese gli statuti dell'Associazione anche statuti della Società Antroposofica Universale e, in questo modo, annullato l'esistenza di soci senza diritto di voto. In questo modo tutti i soci della società venivano inclusi nella fino ad allora piccola Associazione e provvisti di democratico diritto di voto. Non è noto se Rudolf Steiner venne mai a conoscenza del fatto che la Società fosse stata trasformata in questo modo, che essa era stata di nuovo resa una normale associazione, nella quale « si amministra in maniera esteriore, in quanto si eleggono funzionari ». In ogni caso, da allora gli affari della società antroposofica si svolgono secondo regole democratiche con voto a maggioranza.
Che cosa significa tutto ciò per la situazione attuale?
Oggi la presidenza10 è responsabile della cura e della trasmissione della dottrina, delle regole e delle decisioni di ogni aspetto organizzativo e amministrativo – e ciò sempre tenendo in considerazione l'influsso democratico dei soci. In questo modo le forze della presidenza vengono assorbite dalla guida e dall'amministrazione della società, con tutti i suoi aspetti giuridici ed economici, nonché dagli estenuanti processi democratici, a volte autodistruttivi. Allo stesso tempo, però, per quanto riguarda la cura e la trasmissione della dottrina, queste forze vengono a mancare, manca completamente una guida, ciò che spalanca le porte all'arbitrarietà.
Insomma, ci troviamo in una situazione in cui da una parte c'è il pericolo di annacquare e impoverire il contenuto spirituale dell'antroposofia, dall'altra c'è un indebolimento dovuto alla democratica competizione per il potere, per guadagnare influenza, per far prevalere certe interpretazioni sulle altre da parte di diverse persone e raggruppamenti.
Possiamo intervenire su questo sviluppo pericoloso per il movimento antroposofico solo se riusciamo a correggere l'errore formale commesso l'8 febbraio 1925. La forma costituzionale del 29 giugno 1924, descritta nel presente articolo, indica la direzione in cui una tale correzione potrebbe andare: la distinzione, all'interno della società, di tre organi. Uno è la Libera Università di Scienza dello Spirito, senza statuti e senza basi giuridiche, ma con una dirigenza evidente e gerarchica. Il secondo è la Società Antroposofica, con gli statuti del Convegno di Natale – i quali non hanno base giuridica –, con il compito di organizzare e sostenere l'impulso culturale, ma senza forme di proprietà. Il terzo, una piccola associazione per l'amministrazione e il funzionamento della società e del Goetheanum, con la responsabilità delle questioni relative alla proprietà. Entrambe le due ultime organizzazioni prevederebbero per i soci il diritto ad essere ascoltati, tuttavia senza che ciò comporti una votazione a maggioranza. Dovesse esser disponibile un numero sufficiente di personalità competenti e fidate, le presidenze dei due organi potrebbero essere composte in maniera indipendente; se così non fosse, alcune persone dovranno essere rappresentate in entrambi i collegi di presidenza.
Questa forma costituzionale sarebbe in accordo anche con l'idea della triarticolazione dell'organismo sociale, secondo la quale la democrazia è inadeguata per la vita culturale e la ricerca spirituale, come anche per la vita economica. Per questa vale il principio di associazione, per la vita spirituale il principio di iniziativa e il principio del riconoscimento11.
Con l'aiuto degli 'strumenti' della scienza dello spirito e della triarticolazione dell'organismo sociale possono esser trovati ancora altri utili punti di vista12. Questa ricerca di soluzioni adeguate offre l'opportunità di chiarire i malintesi e gli errori d'interpretazione attraverso un comune processo conoscitivo che prevede il ricorso a tali strumenti. Secondo Guenther Wachsmuth, nel 1925, poco prima della sua morte, Rudolf Steiner stesso avrebbe detto: « Sì, questi statuti non sono proprio quel che vogliamo; li si dovrà lentamente cambiare, e per noi sono piuttosto i principi a dare la misura delle cose ».
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1 Vangelo di Marco, Mc 2, 21–22.
2 Rudolf Steiner, L'iniziazione, GA 10, p. 29.
3 Non si fa qui riferimento al Credo della Comunità dei Cristiani.
4 Una tale chiamata 'spirituale' può verificarsi quando personalità direttive designino una nuova persona per la dirigenza. La possibilità che in questo modo operino le forze del destino attraverso l'ispirazione è molto più ampia rispetto all'elezione democratica.
5 La costituzione della Società Antroposofica Universale, GA 260a (non tradotto), p. 336.
6 Ibidem p. 503.
7 Il nome completo è « Associazione del Goetheanum, della Libera Scuola di Scienza dello Spirito ». Si tratta della precedente associazione per la costruzione dell'edificio di Giovanni.
8 Una trasmissione delle proprietà alla Società Antroposofica Universale non sarebbe stata valutata per motivi fiscali, ma in ogni caso Rudolf Steiner avrebbe potuto fondare la Società nella forma di una persona giuridica con democratico diritto di voto dei soci.
9 Esiste anche un abbozzo di statuto risalente a Rudolf Steiner e datato al 3 agosto 1924, il quale prevede una base giuridica per la Società Antroposofica Universale in quanto associazione iscritta alla camera di commercio. L'iscrizione, comunque, non venne effettuata, probabilmente per ostacoli fiscali. Ma anche in questi statuti, come anche in quelli dell'Associazione del Goetheanum, vengono distinti i soci con diritto di voto e quelli consultivi senza diritto di voto.
10 Non si colga tale paragrafo come critica alla presidenza, ma come la descrizione di un dato di fatto risultante da una forma costituzionale inadeguata.
11 L'opinione che la Società Antroposofica debba essere costituzionalmente divisa negli ambiti spirituale, giuridico ed economico è dovuta ad un malinteso. La Società Antroposofica è, nel suo insieme, da ascriversi alla vita culturale e spirituale. Le questioni economiche e giuridiche che essa naturalmente deve affrontare sono sempre da considerare e risolvere dal punto di vista della vita spirituale.
12 Tali punti di vista si trovano per esempio nell'articolo «Die anthroposophische Bewegung und ihre Organe als Zusammenklang betrachtet – eine Skizze», di Cristóbal Ortín, in «Anthroposophie – Schweiz» XI/2023.
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>> Testo in tedesco nell'edizione attuale della rivista (PDF)
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