Attualità da questa area

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Presentazione del libro 'Antroposofia e nazionalsocialismo. La professione medica antroposofica'

Nell'atmosfera unica delle rovine conservate dell'aula magna, oggi nel Museo di Storia della Medicina della Charité a Berlino, la presentazione di un libro seguita da una tavola rotonda, il 23 maggio, ha fatto luce su un capitolo finora poco conosciuto della storia della medicina.

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Secondo congresso scientifico di medicina integrativa – le novità della ricerca

Durante il congresso scientifico tenutosi il 9 settembre a Basilea si è potuto riassumere lo stato della ricerche nell'ambito della medicina integrativa.

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Una pietra miliare per la medicina antroposofica

Prendendo atto del crescente interesse a livello mondiale per la medicina antroposofica, l'Organizzazione mondiale della sanità ha per la prima volta pubblicato delle linee guida per i percorsi formativi in medicina antroposofica valide a livello mondiale.

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Corso di formazione in euritmia terapeutica per medici e studenti di medicina (2023-2026)

La formazione in Euritmia curativa per medici segue le indicazioni di Rudolf Steiner e prepara il medico antroposofo ai colloqui con l'euritmista terapeuta. Questa formazione è divisa tra i fine settimana mensili o bimestrali e gli appuntamenti individuali. I corsi iniziano a febbraio 2023. Termine ultimo per le iscrizioni, il 1 dicembre.

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Una nuova formazione in massaggio ritmico

Un percorso di formazione a tempo parziale porta in 3 anni all'ottenimento del certificato settoriale e prepara al diploma federale in terapia complementare.

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La voce del medico

Garanzia per i medicinali antroposofici? Impegno di ognuno di noi.

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Presentazione del libro 'Antroposofia e nazionalsocialismo. La professione medica antroposofica'

Da sinistra a destra: S. Seitz, A. Ley, F. Bruns, T. Beddies, P. Selg. Foto: DAMiD e.V.

Di recente la rinomata casa editrice Schwabe Verlag ha pubblicato un'opera che fornisce un quadro della storia della professione medica antroposofica durante il nazionalsocialismo. Il libro, intitolato “Antroposofia e nazionalsocialismo. La professione medica antroposofica”, fa luce sulle complesse dinamiche con cui la categoria medica si è confrontata all'interno del sistema sanitario del regime nazionalsocialista. Il libro qui presentato è il primo volume di una serie di tre. Gli altri due saranno pubblicati entro la fine del 2025 e concluderanno così il progetto.

Quest'opera è stata scritta dopo otto anni di intense ricerche dal professor Peter Selg, dalla storica Susanne H. Gross e dallo storico Matthias Mochner. Gli studiosi offrono un'analisi dettagliata e basata sulle fonti, non solo su materiale precedentemente pubblicato, ma anche sulla valutazione di centinaia di documenti provenienti da decine di archivi. La ricerca è stata condotta con la consulenza di due storici della medicina della Fondazione Charité, il Prof. Dr. Thomas Beddies e il Prof. Dr. Heinz-Peter Schmiedebach. Con loro è stata discussa sia la realizzazione dell'ampia ricerca che i suoi risultati, a volte sorprendenti.

Il libro descrive la storia della medicina antroposofica dal 1920 in poi e le reazioni del movimento antroposofico alla presa del potere da parte dei nazionalsocialisti. Viene analizzato il comportamento del regime nei confronti della Società Antroposofica, dei singoli gruppi professionali e delle istituzioni antroposofiche. In particolare viene esaminato il comportamento della categoria professionale medica antroposofica in Germania, compresa la sua integrazione nella “Reichsarbeitsgemeinschaft für eine Neue Deutsche Heilkunde” [Gruppo di lavoro del Reich per una nuova arte medica tedesca, ndr]. Le percentuali di adesione alle organizzazioni naziste per la professione medica antroposofica erano molto inferiori alla media dei medici tedeschi. L'adesione al NSDAP [Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori, ndr] era tra i medici antroposofi del 10%, mentre dei medici tedeschi in generale oltre il 40% era iscritto all'NSDAP. Tuttavia anche in questo gruppo minoritario di medici antroposofi si verificarono gravi comportamenti scorretti, che vengono descritti in dettaglio.

L'esame differenziato degli anni dal 1933 al 1945 mostra tutte le sfumature tra collaborazione e resistenza. Alla fine dello studio, vengono trattate le drammatiche vie di fuga dei medici antroposofi di origine ebraica. “Antroposofia e nazionalsocialismo. La professione medica antroposofica” offre un'analisi approfondita che cattura la complessità della realtà storica. È un'opera importante per gli storici, i medici e tutti coloro che sono interessati alla storia della medicina e dell'etica.

La presentazione

Il libro è stato presentato il 23 maggio 2024 nell'ambito di un evento presso il Museo di Storia della Medicina della Fondazione Charité. Per l'occasione erano presenti rappresentanti della stampa generalista e di quella specializzata, oltre a vari ospiti. Peter Selg ha aperto l'evento con una presentazione della metodologia e dei principali risultati dello studio, seguita da una tavola rotonda. Peter Selg, così come Thomas Beddies, la dott.ssa Astrid Ley (vicedirettrice del Memoriale e Museo di Sachsenhausen) e il prof. dott. Florian Bruns (direttore dell'Istituto di Storia della Medicina presso la Facoltà di Medicina dell'Università Tecnica di Dresda) hanno discusso i risultati dello studio e il suo contributo alla ricerca sulla medicina nazista. Il Prof. Schmiedebach ha dovuto annullare il suo intervento a causa di una malattia. Dopo che gli esperti hanno risposto alle domande del pubblico, l'evento si è concluso. La nota giornalista esperta di medicina Sybille Seitz ha moderato l'intero evento.

Ricerca finanziata da fondazioni

Il sostegno di diversi sponsor ha reso possibile il progetto di ricerca. La Fondazione Mahle, la Fondazione Software AG, la Fondazione Christophorus, la Fondazione Hauschka, il Fondo Rudolf Steiner per la ricerca scientifica, nonché la donazione di un privato hanno contribuito a finanziare lo studio e la pubblicazione del lavoro, permettendo così di aprire un altro capitolo nella storia della medicina nazista.

 

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Il libro

Peter Selg, Susanne H. Gross, Matthias Mochner / Anthroposophie und Nationalsozialismus. Die anthroposophische Ärzteschaft / Schwabe Verlag Basel Berlin 2024 / ISBN 978-3-7965-5028-7 / Edizione E-Book: http://bit.ly/3USenI3

Peter Selg, Prof. Dr. med., insegna antropologia medica ed etica della medicina ad Alfter, Witten/Herdecke. Dirige l'Istituto Ita Wegman ed è membro della direzione del Goetheanum (Svizzera).

Susanne H. Gross, storica le cui ricerche si concentrano sugli ebrei vittime del nazionalsocialismo. Collaboratrice dell'Archivio Ita Wegman.

Matthias Mochner è storico e libero giornalista. Le sue pubblicazioni si concentrano sulla vita e l'opera di Paul Schatz, sull'agricoltura biologica e biodinamica e sull'architettura organica.

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Ufficio stampa

Michael Kyriakopoulos
Dachverband Anthroposophische Medizin in Deutschland e.V. (DAMiD)
T: +49-30-28 87 70 96
F: +49-30-97 89 38 69
E-Mail: kyriakopoulos@damid.de
www.damid.de

La DAMiD rappresenta la medicina antroposofica in tutti i settori del sistema sanitario tedesco. In quanto organizzazione ombrello, l'associazione rappresenta le preoccupazioni e gli interessi generali dei suoi membri. Ne fanno parte come membri sostenitori associazioni professionali e ospedaliere, organizzazioni no-profit per anziani e disabili e produttori di farmaci antroposofici.

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