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L'atto innovativo di Ita Wegman contro il cancro e per la vita 

Pioniera contro il cancro. Ita Wegman, nata nel 1876 in Indonesia, morta nel 1943 a Arlesheim. © Ita Wegman Institut

La Dr.ssa Ita Wegman ha elaborato un atto innovativo con conseguenze grandiose. La terapia oncologica col vischio che ha fondato, ha migliorato e migliora ancora in modo significativo il benessere di innumerevoli persone affette da cancro.

L'inizio del XX° secolo era un'epoca in cui la chirurgia e la radioterapia, che comportavano innumerevoli effetti secondari, dimoravano impotenti di fronte al cancro. La chemioterapia come « terza arma » contro i tumori maligni era ancora sconosciuta.
A quell'epoca, la giovane Ita Wegman, nata a Java,  partita in Olanda all'età di 18 anni per seguire una formazione di fisioterapeuta, traslocò a Zurigo per seguire studi di medicina. A quell'epoca, in Svizzera, era già possibile per le donne accedere a questo corso di laurea. Ita Wegman seguì poi una specializzazione in ginecologia. L'angoscia delle donne affette da un cancro l'aveva allora profondemente colpita e il suo trattamento diventò imperativamente l'obiettivo centrale della sua attività pratica.


« Un miglioramento sopravviene sempre»

Nel 1917, Ita Wegman applicò il suggerimento di Rudolf Steiner, che aveva attirato l'attenzione sul vischio in quanto pianta medicinale contro il cancro, facendo fabbricare una prima preparazione a partire da vischio di melo dal Dr. Adolf Hauser, farmacista zurighese. Sin dall'apertura del suo primo studio medico, il 1° luglio 1917, Gemeindestrasse 27 a Zurigo, questa nuova preparazione a base di vischio era disponibile per delle iniezioni e fu utilizzata il mese stesso per trattare le sue prime pazienti. E' così che cominciò, cent'anni fa, nello studio medico di Ita Wegman a Zurigo, la terapia oncologica antroposofica col vischio.
Le sue prime pazienti arrivavano in consultazione da lei già con pronostici allarmanti dalla clinica ginecologica di Zurigo e lei potè constatare risultati notevoli grazie alla terapia col vischio. E' vero che non poté ottenere « guarigioni assolutamente perfette ». In numerosi casi però, Ita Wegman osservò un regresso della dimensione del tumore. Essa insiste soprattutto su questo punto: « Si verifica sempre un miglioramento dello stato soggettivo. Insonnie e mancanza d'appetito regressano progressivamente. I pazienti ritrovano il coraggio di vivere. » Questo effetto del vischio sullo stato generale si manifestava pure presso pazienti ad uno stadio molto avanzato della loro malattia. Si traduceva tra l'altro in una diminuzione dei dolori con una riduzione corrispondente della consumazione di antidolorifici.

Trasmissione dell'impulso della terapia col vischio tramite Ita Wegman

Dopo questi primi successi entusiasmanti, l'approfondimento della nuova terapia sul cancro rimase il compito principale del suo Klinisch-Therapeutisches Institut (« Istituto clinico e terapeutico »), fondato nel 1921.
Le attività legate alla terapia antroposofica del cancro ricevettero nel 1935 un quadro istituzionale quando Ita Wegman, insieme al medico svizzero Werner Kälin, molto impegnato in questa causa, con sua moglie Lina Kälin e con Rudolf Hauschka, fondarono ad Arlesheim il Verein für Krebsforschung (« L'Associazione per la ricerca sul cancro »). La sua dinamica fu considerevolmente rinforzata dopo la Seconda Guerra mondiale dalla fondazione Forschungsinstitut Hiscia (« Istituto di ricerca Hiscia ») nel 1949 e dalla Lukasklinik nel 1963, la prima clinica al mondo specializzata in oncologia antroposofica. Le due istituzioni poterono consacrarsi esclusivamente alla ricerca, allo sviluppo e all'applicazione della terapia a base di vischio, che fanno attualmente parte in Svizzera e in Germania delle medicine più frequentement indicate in medicina complementare nel trattamento delle persone affette da cancro.


Le terapie a base di vischio rianimano il coraggio di vivere

L'osservazione dell'evoluzione della terapia per iniezioni a base di vischio nel corso dei cento ultimi anni dimostra la fecondità di questa nuova terapia. I primi risultati della clinica stimolarono anche molto presto la scienza accademica, che studiò l'azione antitumorale del vischio. Ciò condusse a un vero e proprio flusso di pubblicazioni scientifiche. Grazie alla terapia col vischio, il miglioramento della qualità della vita, la riduzione di effetti secondari delle terapie convenzionali, il regresso dei tumori e il prolungamento delle remissioni per le persone affette da cancro sono oggigiorno attestate scientificamente, pure in studi di alto livello.

Sviluppare nuovamente le forze di guarigione

La contribuzione di Ita Wegman alla terapia del cancro non si riassunse all'introduzione del vischio quanto rimedio e al sostegno determinato e coraggioso che portò all'elaborazione e all'applicazione di quest'ultimo.  Essa participò alla creazione della nuova medicina antroposofica in quanto entità globale ed elargì così il quadro della terapia di questa malattia contemporanea. L'attività di lta Wegman non si tradusse solamente tramite la fondazione della prima clinica antroposofica ad Arlesheim: essa iniziò e sostenne la creazione di altre cliniche, di centri terapeutici e di studi medici, di istituti di pedagogia curativa, così come la fabbricazione e la commercializzazione di medicine.
Il suo scopo era di approfondire e di trasmettere le basi concettuali di una nuova medicina. Viveva con la certezza che una terapia contro il cancro non deve limitarsi alla lotta contro le cellule « maligne », ma deve integrare le forze guaritrici ed equilibranti dell'intero organismo.


Ita Wegman giocò un ruolo di ispiratrice

Collaborò con numerosi medici, studenti in medicina, farmacisti, infermiere, educatori specializzati, terapeuti, nutrizionisti e ricercatori. Si preoccupò di questioni di formazione medica complementare, organizzò incontri specializzati, corsi di formazione per infermiere e anche congressi pubblici. Strinse legami intensi con specialisti e pazienti In Svizzera, Germania, Francia, Olanda, Inghilterra, Islanda, Stati Uniti, ecc. Nelle sue innumerevoli attività si rivelavano la sua immensa forza volontaria ed il suo talento pratico e organizzativo. Riuscì così a deporre le basi che poterono dispiegare, precisamente con la terapia oncologica tramite il vischio, la loro azione benefica su un vasto pubblico.

Dr. sc. nat. Konrad Urech
Bibliografia
Peter Selg (2016), Mensch und Mistel, Salumed-Verlag, Berlino.