FondsGoetheanum: Medicina

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

« L’anima dell’uomo assomiglia all’acqua: viene dal cielo, risale in cielo e ricade nuovamente sulla terra, in alternanza eterna. »

Johann Wolfgang von Goethe

News – Ottobre 2010

L’arte, sorgente di salute

Le terapie artistiche hanno effetti medici positivi. Ma mancano i mezzi necessari alla ricerca.

Nella terapia artistica è possibile distinguere due principi attivi : uno  « generale », che rinforza il sistema immunitario e costruisce ed uno specifico. Così, come i colori individuali, i toni, gli accordi, i suoni parlati, i movimenti e le forme agiscono in modo specifico – per esempio il colore rosso o verde, blu o giallo, le consonanze o dissonanze – l’opera d’arte, nel suo contesto estetico non specifico, provoca uno stimolo complesso, armonizzante o rilassante. La terapia sotto forma di dialogo – in particolare tramite il canto, la parola, la musica strumentale – utilizza  ugualmente queste due sorgenti terapeutiche. Inoltre, Rudolf Steiner ha chiaramente stabilito, nel contesto della sua ricerca sulla natura umana, degli effetti particolari molto interessanti e delle relazioni tra i diversi mezzi artistici, le funzioni specifiche degli organi e la costituzione, che danno profondi impulsi per l’indicazione e l’utilizzazione delle terapie artistiche. In particolare nella terapia dei traumi, nelle crisi dello sviluppo, in caso di difficoltà scolari o di problemi educativi, ma pure in caso di malattie psichiatriche dell’infanzia come la depressione, l’anoressia della pubertà, la malattia di Crohn. Rinforzando la parte sana della personalità, la terapia tramite mezzi artistici puo’ dare un aiuto decisivo al lavoro dei terapeuti, permettendo così l’integrazione scolare o migliorando  la qualità di vita durante la vecchiaia.

Euritmia curativa.

La ricerca è necessaria

Gli effetti delle diverse terapie artistiche sono talmente positivi nell’esperienza quotidiana di pazienti riconoscenti che sarebbe molto utile darne prove evidenti e documentarle tramite ricerche. Ciò risulta difficile in primo luogo per mancanza di risorse finanziarie. Sempre più terapeuti sarebbero pronti a documentare il loro lavoro, ma non possono farlo senza essere remunerati. Senza i risultati convincenti delle ricerche scientifiche, queste forme di terapie ancora nuove – e con esse, la medicina antroposofica – non potranno né svilupparsi seriamente, né affermarsi.

Il fiume della vita

Sempre più persone raggiungono un’età avanzata. Ciò porta con sè la possibilità di provare coscientemente la maturità della propria vita.

Ritorniamo indietro e chiediamoci fino a che età vivevano le persone dell’Europa centrale 150 anni fa : la speranza di vita media era di 40 anni. Spesso, i bambini morivano presto e le madri con loro. Soltanto alcuni arrivavano ad un’età avanzata. Appartenevano generalmente ai ceti avvantaggiati della società. Se si guardano le statistiche, la situazione è identica anche oggi : i poveri muoiono più giovani.

Dr. Björn Riggenbach, Neuchâtel, studio di medicina generica FMH e di medicina antroposofica

Anni fa, le persone invecchiavano più rapidamente

La definizione di vecchiaia è profondamente cambiata. Anni fa, le persone invecchiavano più in fretta. La speranza media di vita è fissata oggi a 84,4 anni per le donne e a 79,8 anni per gli uomini e si parla di « giovani » e di « vecchie » persone anziane. (1)La lingua francese lo definisce più elegantemente con « le troisième et le quatrième âges ». Affinchè la società sia atta a pagare questa longevità crescente, i politici considerano  di portare l’età della pensione a 67 anni.

Quando comincia la vecchiaia e cosa succede durante la vecchiaia ?

Con l’età, spesso le sofferenze aumentano. Si può dire che invecchiare è una malattia ? Spesso, si sente parlare in una stessa frase di vecchio e malato. Eppure, invecchiare comincia già dalla nascita : la persona invecchia fin dal primo giorno. Inevitabilmente, le forze della gioventù, della crescita e della costruzione si oppongono a quelle della decadenza, della vecchiaia. L’equilibrio fluido tra queste due forze si sposta durante la vita, sempre più verso le forze della morte ; favorendo d’altra parte la nascita dello spirito. Questo contrasto si rivela in diversi modi nel corpo umano, per esempio con la respirazione. Come ad ogni ispirazione ringiovanisce, l’essere umano muore un po’ ad ogni espirazione.
Goethe lo esprime in modo meraviglioso nel suo poema :
«  Nella respirazione ci sono due stati di grazia, aspirare l’aria e liberarsene : l’uno opprime, l’altro libera :così va la vita e la sua meravigliosa miscela. Ringrazia Dio quando ti opprime e ringrazialo pure quando ti libera. » (2)


Due correnti : le forze della gioventù e la decadenza

Direttamente vicino ai polmoni, c’è il cuore. Queste due forze agiscono pure in quest’ultimo. Il cuore accoglie e rigetta il sangue allo stesso tempo, si riempie e si svuota come le pale mobili di una ruota di mulino. Da una parte il sangue ringiovanito e ossigenato e dall’altra il sangue venoso, ricco in gaz carbonico, il sangue « usato » o « invecchiato ». Ritorna dall’organismo ed informa il cuore di tutto ciò che ha vissuto e imparato durante il suo viaggio. E’ come se nell’uomo esistesse simultaneamente una corrente giovane, che nasce dalla fresca sorgente ed una corrente più vecchia, vicino all’estuario, ricca di esperienza e di sapere. Di nuovo, Goethe l’ha formulato meravigliosamente :  « L’anima dell’uomo assomiglia all’acqua : viene dal cielo, risale in cielo e ricade ancora sulla terra, in alternanza eterna. » (3) La vita include un eterno cambiamento tra processi di crescita e di morte,  giovinezza e vecchiaia. Non ci accompagnano soltanto ogni giorno, ma ad ogni secondo della nostra vita, non ci lasciano mai, anche se non siamo coscienti della loro presenza.


La vita e la coscienza - due poli opposti

Più c’è vita, meno c’è coscienza – ciò risulta evidente in piena estate, quando diventa difficile concentrarsi come in inverno. Troppa coscienza impedisce il riposo – è quello che proviamo dopo una giornata estenuante, quando non riusciamo a prendere sonno. I momenti di incoscienza durante il sonno, permettono al corpo di ringiovanire a tal punto che il mattino seguente possiamo ricominciare le nostre faccende con una rinnovata freschezza. Più invecchiamo, più entriamo chiaramente in uno stato di coscienza. Questi compiti possono servire da piattaforma per le nostre prossime vite sulla terra, esattamente come dei semi nei frutti maturi.


Vecchi e malati

Cosa succede durante la vecchiaia, quando la coscienza si spegne, e ridiventiamo come dei bambini ? Ciò è conosciuto e può succedere a ciascuno di noi. Le ragioni sono ancora oggi oggetto di ricerche scientifiche. Ma con la perdita della ragione, certe emozioni che non si esprimevano più da tanti anni ritrovano uno spazio. Spesso, i bisogni che rappresentavano la ragione centrale dell’esistenza svaniscono, come se queste persone vivessero in anticipo cose che avranno importanza nella vita dopo la morte. Oggi, grazie all’elevata speranza di vita, sempre più esseri umani hanno la possibilità di provare coscientemente questa fase di maturità verso la morte.


Note:
1) Servizio federale di statistica (CH), cifre per 2009
2) Il Divano orientale-occidentale ; libro di canti, Talismano
3) Da "Il canto degli spiriti sulle acque" di Johann Wolfgang von Goethe