
Associazione Anfora, abitazione e lavoro accompagnati
- Fondazione: settembre 2003
- 24 dipendenti a tempo parziale
- 34 persone accompagnate
- 3 case e 10 appartamenti affittati
- 7 attività di lavoro, di cui 4 in cooperazione
«Ricevere lo stipendio all'inizio del mese favorisce la fiducia e la responsabilità.»
«È necessario un bilanciamento tra il dentro e il fuori»
Accoglimi
come una domanda
così io posso
crescere.
Risposte
io poi
a te
ne potrò dare.
Attraverso tutti
gli istanti
di vera
attenzione.
Accoglimi
fino alla fine
come una domanda
così io posso
crescere.
Doris Halma
Sì, voglio contribuire ad un futuro diverso
Ad ognuno di noi, persone che si danno da fare con libertà e coraggio, è richiesto un impegno totale. Per la pace nel mondo, per superare i problemi economici, climatici, sanitari, sociali, ecologici. La vetta sembra insormontabile. In questa edizione del FondsGoetheanum prendono la parola i rappresentanti di iniziative audaci, mostrando il loro percorso in modo convincente e indicando un cammino verso un mondo futuro diverso, basato sulla libera iniziativa e sulla solidarietà. Queste realtà fanno parte del campo di ricerche antroposofico. Noi li incoraggiamo e li sosteniamo. Loro incoraggiano e sostengono noi. Con le vostre donazioni permettete a questo prezioso lavoro di ricerca di andare avanti.
Un caloroso ringraziamento per la vostra donazione sull'IBAN :
CH55 0900 0000 1021 2832 2
Accoglimi come una domanda
Conosci questa sensazione? Un proposito, un'idea, un ideale che vive profondamente in te: queste cose portano con sé un certo colore, un'atmosfera, ma – a volte succede – sono difficili da esprimere verbalmente, malgrado vogliano essere assolutamente espresse.
Da quando ero ragazza porto con me questa sensazione. Lungo anni sono stata alla ricerca, ho fatto dei percorsi di formazione, ho incontrato molte persone, ho scoperto i luoghi che mi avrebbero aiutato a mettere a parole il mio proposito: «una comunità per persone che hanno bisogno di aiuto, per motivi di salute o per problemi sociali, e che sia il luogo dove si impara gli uni con gli altri ».
Attorno al nocciolo si raduna un cerchio
Dopo aver con mio marito ed altre persone cercato delle possibilità per realizzare questo progetto, dovemmo ammettere che quel che c'era bisogno di fare era di intraprendere noi questa strada. Quel momento decisivo lo vissi attraverso una necessaria concentrazione di forze come il coraggio, la fiducia, l'entusiasmo e la responsabilità. Dopo questo passaggio come attraverso la cruna di un ago, il sì fu liberatorio. Quasi che il momento decisivo, in cui ci si dice andiamo!, avesse dissolto la forza centripeta – e subito dopo arrivò molto aiuto dalla periferia.
La nostra iniziativa Anfora ricevette aiuti per la ristrutturazione di una vecchia casa e il sostegno finanziario di alcune persone. Altre si unirono al progetto come dipendenti. Molti giovani portarono un aiuto molto attivo durante i lavori di ristrutturazione. L'iniziativa è diventata negli anni un'opera collettiva, la quale permette di accogliere oggi in varie strutture di lavoro e di accoglienza inclusiva 34 persone con handicap psichici o cognitivi
Che cosa fare perché l'associazione rimanga organica ?
« Accoglimi come una domanda »: queste parole della poesia di Doris Halma guidano il nostro cammino. Questo atteggiamento di base permette all'organizzazione della struttura di adattarsi ogni volta che un collega oppure un residente si aggiunga agli altri o li lasci. Che ogni spazio si trasformi all'arrivo di una persona è un dato di fatto. Il rapporto tra coloro che vi si trovavano già si modifica, ma si trasformano anche l'aria, lo spazio tra le sedie e i muri. Le convenzioni e le abitudini stabilite si modificano a loro volta e bisognerà trovare un posto per le nuove competenze e i nuovi bisogni appena arrivati.
I consigli di Rudolf Steiner sull'essere umano tripartito sono per me di grande aiuto quando si tratta di capire cos'è importante, in un organismo, per una certa persona e in quale ambito. A quale livello i dipendenti vogliono essere trattati tutti nello stesso modo? Su quali argomenti desiderano essere ascoltati personalmente e in quale caso bisogna dare priorità all'altro o a tutta la comunità?
Salario pagato in anticipo, non come ricompensa
Sarebbe possibile che un'istituzione calcoli il salario dei dipendenti secondo le spese necessarie per la loro vita e non secondo la loro posizione e la valutazione del passato, cioè degli anni d'esperienza e dei diplomi? Sarebbe forse possibile che il principio fondamentale secondo il quale una persona lavora diventi visibile per gli altri ricevendo il salario non come ricompensa del lavoro effettuato, ma all'inizio del mese, come base e condizione della copertura dei suoi bisogni nel mese che verrà?
Da 20 anni osserviamo che, se ricevo lo stipendio dalla comunità all'inizio del mese, in piena fiducia, mi sentirò libero e responsabile per dare il meglio di me al lavoro, e quindi alla comunità. Questa forma di stipendio aiuta molto a portare il proprio sguardo verso il futuro.
Coraggio ! Questo porta alla soluzione
Quando nasce un'iniziativa e io desidero assicurarmi che essa sia utile, devo imparare ad ascoltare e percepire sempre meglio quel che ad essa giunge dall'esterno.
Una nostra residente voleva a tutti i costi lavorare nell'orto vicino, i cui proprietari erano in buoni rapporti con noi. Ben sapendo a che sfida saremmo andati incontro – perché questa signora necessitava di un accompagnatore – ci siamo arrischiati a fare una prima domanda ai contadini. Saltò fuori che proprio in quel periodo quei contadini si erano aperti a questa possibilità e e cercavano delle soluzioni per tentare qualcosa di simile, avendo ricevuto anche altre domande simili alla nostra.
Ci riunimmo dunque intorno ad un tavolo e nacque così un nuovo settore di attività di Anfora, che permette oggi a molte persone di avere un posto di lavoro integrato in diverse attività professionali. La domanda e il desidero di una sola persona ci fecero intraprendere questo nuovo sentiero. In generale il desiderio di una persona è tale anche per molte altre. La cosa più importante è di ascoltarlo, anche se non viene espresso a parole, e prenderlo abbastanza sul serio perché esso sia seguito da un'azione.
Partendo da una domanda: la tavola calda
A causa di diverse problematicità psichiatriche, un uomo non avrebbe potuto incontrare persone estranee, quindi non poteva lasciare il suo appartamento se non accompagnato. Questa situazione ci portò ad aprire una tavola calda per il pranzo, dove avrebbe potuto a poco a poco abituarsi a stare seduto con persone che non conosceva, ma in un luogo dove si sarebbe sentito al sicuro. Oggi la tavola è frequentata da molte persone, soprattutto i vicini e gli artigiani. Nessuno conosce queste situazioni iniziali, ma penso che esse continuino ad esercitare la loro influenza in questo simpatico luogo di incontri.
In un'iniziativa si tratta dunque di ascoltare le domande, di prenderle sul serio, di cercare delle soluzioni, di trovare il coraggio di decidere, e infine di essere pronti a passare all'azione, con molta energia e costanza. Perciò è necessario un bilanciamento tra il dentro e il fuori. Da una parte chi entra in azione e realizza gli impulsi, dall'altra chi apporta il proprio sostegno pratico, economico o teorico.
Quando l'idea diventa un'iniziativa
Il momento in cui si opera una scelta per un'iniziativa mi riporta alla memoria un particolare ricordo della mia infanzia: fu insieme una sorpresa, una gioia immensa quando, in equilibrio tra destra e sinistra, restando ben dritta e pedalando, potei iniziare ad andare in bici da sola. Era come se, in quel momento, cadessero tutti i se e i ma e che una forza spirituale offrisse sostegno e movimento necessario a far partire il profetto.
Le moment où se prend la décision d’une initiative me rappelle un instant particulier de mon enfance : ce fut une surprise et une joie immense lorsqu’en équilibre entre droite et gauche, restant bien droite en pédalant, je pus faire du vélo toute seule. C’est comme si, à ce moment-là, tombaient tous les « si » et les « mais » et qu’une force spirituelle offrait le soutien et le mouvement nécessaires au départ du trajet.
Erika Schär, direttrice della casa e cofondatrice dell’Associazione Anfora
Queste organizzazioni ci sostengono















