
Il futuro dell'agricoltura
Per 46 anni gli scienziati dell'esperimento di lunga durata DOK hanno analizzato gli effetti dei sistemi agricoli più comuni in Svizzera. Per la prima volta i risultati di questa ricerca riconosciuta giungono al grande pubblico. Il messaggio è chiaro: l'agricoltura biologica, e in particolare l'agricoltura biodinamica, è l'agricoltura del futuro. Solo queste due assicurano a lungo termine la sostenibilità del nostro suolo, e quindi la sua fertilità. La loro gestione rispettosa del suolo e delle piante preserva la biodiversità necessaria all'uomo e alla natura, la qualità dei generi alimentari e un equilibrio sano. Inoltre il sistema biologico richiede meno risorse e risulta molto efficiente.
Il sistema biodinamico (Demeter) si distingue significativamente dagli altri su tre punti: è l'unico ad aumentare regolarmente l'humus nel terreno nel corso degli anni, i suoli sono più ricchi di vita e l'effetto sul clima è molto più basso. Per comprendere questi cicli è necessario portare avanti la ricerca.
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Incontrovertibile evidenza scientifica della sostenibilità del biologico

Testo: Dr Paul Mäder (FiBL)
Nella primavera 2002 la scienza confermò quel che gli agricoltori del biologico avevano sempre osservato nelle loro fattorie, senza però poterlo dimostrare: i tre sistemi agricoli biodinamico, biologico e convenzionale si distinguono in maniera significativa per quanto riguarda la fertilità del suolo, l'effetto sul clima e sulla biodiversità. I rivoluzionari risultati dell'esperimento comparativo dei diversi sistemi agricoli, iniziato nel 1978, sono stati pubblicati dal FiBL e Agroscope nella celebre rivista scientifica Science. La sintesi e i risultati raggiunti segnarono una tappa importantissima per far uscire l'agricoltura biologica dall'ambito della ricerca, accrescendone la credibilità – l'esperimento DOK raggiunse allora una fama internazionale
L'esperimento DOK – D per biodinamico (Demeter), O per biologico (Bio Suisse), K per convenzionale – è diventato una piattaforma di ricerca a livello nazionale e internazionale grazie alla sua localizzazione vicina alla pratica agricola e all'adattamento alle esigenze cambiate nel corso dei decenni. Le migliori équipe di ricerca svizzere ed europee studiano i diversi tipi di agricoltura. Al centro della ricerca stanno l'evoluzione a lungo termine della resa, la ricostituzione degli elementi nutritivi del suolo, la sua fertilità, gli effetti sul clima e sulla biodiversità. Ad oggi sono 142 le pubblicazioni internazionali1 che vengono dal DOK, che è al centro anche di numerose tesi magistrali e ricerche di dottorato.
L'Istituto per la ricerca agricola Agroscope di Reckenholz, un centro che riunisce competenze a livello federale, e l'Istituto di ricerca per l'agricoltura biologica (FiBL) da 46 anni collaborano nell'ambito del progetto di ricerca DOK a Therwil (Basilea Campagna). In collaborazione con le Scuole politecniche federali (PF) e con istituti universitari, in questo esperimento di lunga durata vengono paragonati scientificamente i sistemi agricoli praticati in Svizzera.
Una particolarità: i ricercatori hanno pianificato l'esperimento insieme agli agricoltori. Dei rappresentanti di ogni sistema agricolo hanno contribuito al sito sperimentale con idee e principi. Ancora oggi continua la stretta collaborazione tra ricercatori e agricoltori, tra scienza e pratica, ed essa è apprezzata da entrambe le parti.
Dr Paul Mäder, FiBL
*15 luglio 1954, cresciuto a Grossau/SG, Diploma in Ingegneria al Politecnico di Zurigo, direttore responsabile al FiBL per il progetto di ricerca DOK dal 1987 al 2023. Dal 1992 al 2022 formazione e direzione del gruppo specializzato « suolo e nutrimento dei vegetali », divenuto più tardi il dipartimento di pedologia del FiBL. Progetti per l'agricoltura sostenibile incentrati sulla biologia del suolo in Svizzera, in Europa, in India e in Africa del Nord. Segretario del gruppo di lavoro dei servizi dei Cantoni e della Confederazione incaricato della protezione del suolo « Biologia del suolo – Applicazione » (fino al 2013). Direttore del gruppo di accompagnamento scientifico degli esperimenti comparativi dei sistemi in regione tropicale (SysCom) fino al 2024. Insegnante invitato al PFZ (ETH) fino al 2022 e all'Università di Basilea fino al 2024.







